quostat
2007-11-20 19:22:26 UTC
Dunque, e per esser semplici, Berlusconi ha inguaiato l'Udc e al
ns. sen. in oggetto, al momento, manca la seggiolina d'appoggio al
centro. Il "maggioritario", del resto, è fortemente in crisi e
coll'ingresso d'un ipotetico "proporzionale" il sen. ns. o si
mischierebbe ai berlusconidi (ove c'è gran ressa d'aspiranti ai
marchesati di confine, eppur anche ai posti di vassallo, valvassore,
etc.) o rischierebbe addirittura di restare ai margini di ciò che
davvero conta nel Parlamento. Insomma, la mossa del cavaliere: "non"
inguaia Fini (che ha un seguito personale fortissimo e un partito vero
alle spalle); inguaia Casini (ma coi democristiani non è mai detto
come davvero vada a finire); "strainguaia" gli pseudocentristi alla
Dini, Manzione, Pallaro e compagnia cantante, perchè toglie loro le
brachette lasciandoli col popò scoperto. Conclusione ? Lo strano caso
del sen. Dini è tale: occorre ch'egli recuperi con la maggior rapidità
possibile l'amicizia di Prodi: unico giapponese rimasto (perche gli
altri non contano un piffero) a sostenere la "battaglia del
maggioritario", con ciò favorendo tutti i giochi d' asilo di infanzia
dei nostri immaturamente dispersi "pseudocentristi".
Last but not least: il sen. Dini tiene famiglia.
quostat
--
NG it.politica.destra - http://www.news.nic.it/manif/it.politica.destra.txt
ns. sen. in oggetto, al momento, manca la seggiolina d'appoggio al
centro. Il "maggioritario", del resto, è fortemente in crisi e
coll'ingresso d'un ipotetico "proporzionale" il sen. ns. o si
mischierebbe ai berlusconidi (ove c'è gran ressa d'aspiranti ai
marchesati di confine, eppur anche ai posti di vassallo, valvassore,
etc.) o rischierebbe addirittura di restare ai margini di ciò che
davvero conta nel Parlamento. Insomma, la mossa del cavaliere: "non"
inguaia Fini (che ha un seguito personale fortissimo e un partito vero
alle spalle); inguaia Casini (ma coi democristiani non è mai detto
come davvero vada a finire); "strainguaia" gli pseudocentristi alla
Dini, Manzione, Pallaro e compagnia cantante, perchè toglie loro le
brachette lasciandoli col popò scoperto. Conclusione ? Lo strano caso
del sen. Dini è tale: occorre ch'egli recuperi con la maggior rapidità
possibile l'amicizia di Prodi: unico giapponese rimasto (perche gli
altri non contano un piffero) a sostenere la "battaglia del
maggioritario", con ciò favorendo tutti i giochi d' asilo di infanzia
dei nostri immaturamente dispersi "pseudocentristi".
Last but not least: il sen. Dini tiene famiglia.
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